Call veloce: aperte le domande dal 27 luglio

call veloceIl Ministero dell’Istruzione e del Merito guidato da Giuseppe Valditara ha annunciato che dalle ore 9 del 27 luglio alle 12 del 31 luglio sarà attiva la possibilità di presentare la propria domanda per la procedura per chiamata o call veloce.

Come sappiamo, la call veloce è un’ulteriore opportunità offerta ai precari per aspirare a una docenza indeterminata. Come da decreto ministeriale 25/2020, infatti, su base del tutto volontaria, gli insegnanti potranno spostarsi in un’altra regione o provincia per ottenere più rapidamente la cattedra andando a occupare posti che altrimenti resterebbero vacanti e, quindi, destinati a supplenza.

Come nel caso delle domande finalizzate ai concorsi ordinari e straordinari, anche queste andranno presentate in via telematica su Istanze Online, la sezione del Ministero dell’Istruzione già presa d’assalto negli ultimi giorni per designare il prossimo anno scolastico.  Ovviamente, è necessario essere abilitati al servizio. Per accedere basteranno le credenziali SPID o CIE. Le domande presentate con modalità differenti non saranno prese in considerazione.

Per avanzare la propria candidatura, ciascun aspirante dovrà presentare l’istanza per ciascuna graduatoria di provenienza per i posti di una o più province di una sola regione. L’obiettivo è l’assunzione a tempo indeterminato in territori diversi da quelli di pertinenza delle graduatorie di riferimento.

Dalle ore 9 del 9 agosto alle ore 9 dell’11 agosto, poi, sarà disponibile la cosiddetta seconda call veloce. Anche in questo caso, gli aspiranti potranno presentare l’istanza per ciascuna graduatoria di provenienza per una o più province diverse (ma nella medesima regione) rispetto alla provincia di inserimento nelle GPS, al fine di partecipare alla procedura straordinaria di reclutamento su posti di sostegno disciplinata dal decreto ministeriale n. 119 del 2023.

La procedura è rivolta ai docenti inseriti in GaE o nelle graduatorie di merito dei concorsi e permette di immettere in ruolo aspiranti provenienti da regioni diverse qualora, ultimate le assunzioni, residuino posti che non possono essere coperti per mancanza di candidati nelle graduatorie concorsuali della regione o nelle GaE della provincia. In questo caso, l’Ufficio Scolastico Regionale di riferimento provvederà a pubblicare le disponibilità. Dall’apertura delle funzioni, gli aspiranti avranno cinque giorni per avanzare la propria candidatura.

La partecipazione avviene su base volontaria.

Sono esclusi dalla procedura:

  • i docenti già di ruolo ovvero i soggetti nominati nelle operazioni ordinarie di immissione in ruolo o che abbiano rinunciato alla nomina;
  • i docenti assunti a tempo indeterminato nello stesso anno di riferimento della procedura;
  • i docenti assunti in ruolo con riserva.

Laddove gli aspiranti siano inseriti in una o più graduatorie potranno richiedere di essere assunti nella regione richiesta e per tutte le province di interesse in relazione a tutte le graduatorie in cui sono collocati. Dovranno indicare, inoltre, l’ordine di priorità tra le diverse province prescelte, di tipo di posto e classi di concorso, nonché l’ordine di priorità tra i diversi tipi di posto per ciascuna provincia indicata in precedenza.

Come si accennava, per l’a.s. 2023/2024, le immissioni in ruolo sono da suddividersi tra graduatorie e concorsi con l’opportunità, tramite call veloce, di accedere a un’offerta lavorativa altrimenti preclusa. Nello specifico, le assunzioni a tempo indeterminato in questione riguardano tutte le graduatorie e sono disposte rispettando la ripartizione 50 e 50 tra le graduatorie concorsuali a cui viene eventualmente attribuito il posto dispari e le GaE.

Per quanto riguarda le procedure concorsuali è rispettato il seguente ordine di priorità discendente:

  • graduatorie di concorsi pubblici per titoli ed esami (nell’ordine temporale dei relativi bandi);
  • graduatorie di concorsi riservati selettivi per titoli ed esami (nell’ordine temporale dei relativi bandi);
  • graduatorie di concorsi riservati non selettivi (nell’ordine temporale dei relativi bandi).

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