Il declino della “Buona scuola”: la legge 107/15 perde un importante tassello

Questo pomeriggio è stato siglato un importante accordo tra MIUR e sindacati in virtù del quale viene completamente smontata la “chiamata diretta”.

Finalmente si volta pagina assestando un colpo importante alla legge 107 a tre anni dalla sua approvazione.

L’accordo è il primo atto concreto sulla scuola del nuovo governo per rimediare ai danni provocati dalla c.d. Buona scuola che tanta contrarietà ha suscitato nei docenti.

Saranno dunque gli Uffici Scolastici Regionali e non i dirigenti scolastici ad occuparsi del passaggio dei docenti dall’ ambito alla scuola, rendendo oggettivo e non discrezionale tale procedimento.

Grazie all’accordo contrattuale, gli effetti saranno immediati e investiranno tanto i docenti che hanno ottenuto il trasferimento su ambito in virtù della mobilità 2018-2019, quanto quelli che saranno immessi in ruolo nel prossimo anno scolastico.

La procedura si articolerà in due fasi:

  1. si procederà alla copertura dei posti disponibili prima con il personale trasferito su ambito con le precedenze previste ai sensi dell’art. 13 del CCNI sulla mobilità;
  2. si passerà alla copertura dei posti residuati col restante personale basandosi sul punteggio di mobilità. Sarà possibile inoltrare la domanda accedendo ad un’apposita sezione di istanze on line disponibile a partire dal 27 giugno indicando la scuola da cui partire. In assenza di tale indicazione sarà presa in considerazione la scuola capofila dell’ambito. Se il posto scelto non dovesse essere libero si procederà invece a scorrere i posti per vicinanza.

Una volte concluse tali operazioni, orientativamente il 27 luglio, saranno processate le assegnazioni delle sedi per il personale neo immesso in ruolo, così come da punteggio di graduatoria.

I docenti vincitori di concorso precederanno i colleghi provenienti dalle GAE.

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